02 novembre 2014

DNB: GRANDE SPETTACOLO AL CAMPUS, UNA ROBUR ET FIDES DA APPLAUSI CEDE IL PASSO ALLA MENS SANA SIENA



COELSANUS ROBUR ET FIDES VARESE – GECOM MENS SANA SIENA 70-78 (21-19, 34-43, 52-57)

Coelsanus: Moalli (0/1 da 3), Bolzonella 16 (6/20, 1/4), Piccoli 14 (2/7, 3/6), Rovera M. 4 (2/6, 0/2), Castelletta 7 (3/4), Innocenti 4 (2/2, 0/1), Santambrogio 9 (2/5, 1/4), Matteucci 16 (3/7, 2/6), Pagani ne, Lenotti. All. Passera.

Siena: Panzini 7 (0/2, 2/3), Vico 8 (4/8, 0/6), Ranuzzi 16 (5/9, 2/4), Pignatti 11 (3/11, 1/2), Chiacig (3/6), Parente 16 (4/7 da 3), Paci 7 (3/5), Ondo Mengue 5 (1/2, 1/1), Bruno ne, Bonelli ne. All. Mecacci.

Alzi la mano chi, ad inizio campionato, avrebbe detto che la partitissima contro Siena sarebbe stato uno scontro al vertice. Semplice se si trattava di pronosticare Siena come prima, difficile ed ottimistico pronosticare una Robur seconda solitaria in classifica. Invece, è proprio così dopo la sfavillante vittoria ad Oleggio dei gialloblu, pronti ad accogliere la corazzata senese aiutata da una cornice di pubblico che al Campus non si vedeva dalla semifinale playoff 2013 contro Sangiorgio. La Robur, priva di Filippo Rovera, deve opporsi ad un organico ricco di giocatori di categoria superiore: tanto per citare i due più noti, Roberto “Ghiaccio” Chiacig e Luca Pignatti, autore in maglia Mantova di una sontuosa prova da 25 punti qui al Campus due anni fa.
È proprio lui ad aprire le danze con un dardo su assist del pivot friulano, ma Varese fa capire fin da subito di non avere nessun timore reverenziale: la palla gira velocissima in attacco e a turno tutti vanno a canestro, mentre in difesa Matteucci fa un grandissimo lavoro di sacrificio su Pignatti, stoppandolo due volte in 7 minuti e costringendolo a scelte talvolta troppo affrettate. L’unica nota stonata di uno spartito suonato alla perfezione da tutta l’orchestra è il capitolo rimbalzi, specie in attacco dove Siena si costruisce la possibilità di secondi tiri che le permettono di restare a contatto (21-15 al 8′). Chiagic è una presenza importante, ma troppo statica in difesa e la Robur ne approfitta arrivando facilmente al ferro. L’ingresso di Paci cambia un po’ le carte in tavola e due suoi canestri riportano gli ospiti a -2 al 10′, 21-19. Passera inserisce Moalli e Lenotti che si presenta subito stoppando Pignatti, ma la polvere da sparo roburina si bagna un po’ e neanche lo straordinario lavoro difensivo evita il sorpasso senese, che arriva al 14′ con la tripla di Ondo Mengue (23-24). La zona 2-3 proposta dalla squadra di casa viene però punita dai canestri di Parente e Vico, costringendo coach Passera a chiamare time-out per evitare il primo tentativo di allungo ospite al 16′ (27-31). Allungo che diventa più consistente un minuto dopo quando uno dei due arbitri si erge a protagonista non voluto, prima sanzionando un inesistente fallo antisportivo a Santambrogio e poi commissionando un tecnico a Passera per proteste (tra l’altro non avvenute) che scatena l’ira del pubblico. Alla lunga, però, comincia a venir fuori la superiorità tecnica degli avversari che guidati dalla sapiente regia di Parente chiudono a +9 la prima frazione di gioco (34-43).
Alla ripresa delle ostilità è sempre Siena a tenere in mano le redini del gioco grazie al controllo capillare dei rimbalzi, nonostante Piccoli cerchi in tutti i modi di guidare la rimonta varesina. La Mens Sana alza i ritmi anche in difesa, costringendo la Robur ad iniziative personali più che al bel gioco corale di inizio gara. L’impegno e la generosità dei gialloblu è encomiabile ma nulla può contro un’organizzazione di gioco ben oliata come quella dei toscani: la coppia Parente-Panzini contemporaneamente in campo contribuisce ad una regia accurata che si appoggia sull’esperienza di Chiacig e i canestri di Ranuzzi per mantenere sempre un discreto margine di vantaggio (48-55 al 27′). I varesini sono però bravi a non demordere e chiudono il terzo quarto con solo 5 punti da recuperare (52-57). Complice anche la dispendiosa intensità agonistica spesa fin qui dalle due compagini, le percentuali ad inizio ultimo quarto cominciano lievemente a calare: solo un canestro per parte nei primi tre minuti di gioco, ma Matteucci interrompe il digiuno col dardo del -3 al 36′ (57-60) e poi con quello del sorpasso un minuto dopo (62-60), aiutato anche da un propositivo Innocenti. Da qui in poi si gioca sul filo del rasoio: ad una tripla di Parente risponde un coast to coast di Innocenti, ad una fortunosa tabellata di Ranuzzi, una penetrazione di Bolzonella. Sul 68-67 Robur però, Matteucci prima e Bolzonella poi sbagliano la tripla del possibile +5 che avrebbe probabilmente chiuso la partita: invece due siluri di Parente e Ranuzzi immettono la vittoria sui binari per la Toscana. Chiuso da una tripla di Panzini, la Mens Sana segna un parziale di 9-0 negli ultimi 95 secondi che le permettono di sbancare il Campus e mantenere il comando della classifica. Onore ed applausi ai ragazzi di coach Passera, che pur senza il prezioso sostegno di Filippo Rovera riescono comunque a tener testa alla squadra più forte del campionato arrivando ad un solo tiro dal batterla. Una bella prova di carattere per la Robur (semmai ce ne fosse stato bisogno) che consacra definitivamente la compagine varesina ad una non più probabile mina vagante del torneo, ma bensì come una seria contendente ad un posto playoff. Appuntamento qui tra 7 giorni contro Cecina per confermarlo.

Matteo Piccoli
PAGELLE:
Moalli: 6 Altra importante lezione di playmaking per il giovane gialloblu che tiene bene il campo ed è sul parquet tra finale terzo quarto e inizio quarto in cui la Robur ricuce il divario. Avanti Savoia.
Bolzonella: 7,5 Segna, subisce falli sanzionati e non sanzionati che lo mandano in bestia. Dialoga con gli arbitri come mai nella sua carriera. Chiude dicendo: A Siena ci riprenderemo questi due punti. Capopopolo.
Piccoli: 7,5 14 punti, 4 rimbalzi, 3 assist e altrettanti recuperi. Energia, intensità, lotta. Non sappiamo se abbia bevuto Gatorare e Powerade, di certo è un motorino imprescindibile e il collante di questa Robur. Manny tuttofare.
Castelletta: 7 Si impegna come mai in difesa su Chiacig e su Paci e trova anche la sua dimensione in attacco punendo sugli scarichi e sul pick’n'roll la difesa senese. Se trova continuità ad alto livello sta sbocciando un lungo importante per la categoria.
Rovera M.: 6,5 Solita applicazione difensiva da manuale e le sue percentuali dal campo sono frutto anche di un paio di forzature dovute sulla sirena dei 24”. Leone.
Matteucci: 7,5 Pronti via e piazza due stoppate da antologia su Pignatti, mostro sacro della categoria. Lo tiene a un misero 4/13 dal campo e cerca in tutti i modi di portar a casa la vittoria. Sui i canestri più importanti, suo (e di Bolzonella) l’errore sul tiro che poteva dare la gloria ai suoi. Gliene si può fare una colpa? No. Devastante.
Innocenti: 7,5 Se vi sembra poco andate a vedere cosa ha fatto nel quarto periodo. Intensità ,voglia di lottare e l’azione più bella della partita: partenza in palleggio, virata sulla linea di fondo in 30 centimetri di spazio non di più, tiro aiutandosi col tabellone in appoggio sul marcatore. Ed era all’esordio dopo qualche piccolo problema agli adduttori. Giovani speranze.
Santambrogio: 6,5 Oggi gli sono mancati i rifornimenti, ma si è speso bene in marcatura su Vico. I suoi missili serviranno sabato contro Cecina.
Passera: 7 Prepara al meglio la gara, poi la Dea bendata gli toglie anche l’arma Lenotti dopo 3′ di gioco. Ruota quel che gli resta e tiene in scacco la corazzata senese per 39′. Resta il rammarico per quel tecnico assolutamente immeritato.

da varesesport.com - Matteo Gallo